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Natura ed itinerari

IN CANAVESE LA NATURA È PROTAGONISTA, SEMPRE

In Canavese la natura è protagonista ovunque, da sempre, e l’uomo, nei secoli, non ha potuto far altro che assecondarla, utilizzandone le risorse, ma senza soffocarla: e così coesistono montagne e corsi d’acqua, paesi e industrie, colline e città, bacini lacustri e pianura.

Da qualsiasi direzione voi arriviate, da aprile ad ottobre è solo uno il colore che vi entra negli occhi e nel cuore: il verde! Il verde dei prati, il verde delle colline, il verde dei vigneti, il verde delle montagne boscose. Il secondo è il blu, in tutte le sue varianti: dall’azzurro del cielo al blu intenso dei laghi.

Il consiglio che vi diamo è quello di scoprire le estese e varie aree protette: ogni angolo riserverà una sorpresa.

A valle, i panorami cambiano e sono i laghi ad offrire preziosi spettacoli naturali.

Il Parco Naturale del Lago di Candia, zona protetta dal 1985, comprende il bacino lacustre di origine glaciale e le fasce costiere circostanti. È sulle rotte degli uccelli migratori, tanto che una stazione di inanellamento ne studia gli spostamenti. È un eco-sistema delicato, con un ricambio d’acqua molto lento.

Offre panorami stupendi soprattutto al calar della sera, con una palette di colori degna di una tavolozza da pittore, pienamente godibili dal battello elettrico gestito dai biologi di Vivere i Parchi che, in laboratori attrezzati, propongono anche varie attività di educazione ambientale.

La zona dei 5 Laghi di Ivrea costituisce un altro tesoro naturalistico tutto da scoprire. È un’area geologica unica perché proprio qui si trova la linea insubrica, cioè il luogo di scontro tra la placca europea e quella africana, dove affiorano rocce normalmente presenti a grandi profondità e bacini lacustri creati dall’erosione glaciale: il Lago Sirio, balneabile, che arriva fino a 45 mt. di profondità; il Lago Pistono, dominato da un magnifico castello e caratterizzato dalle “Terre Ballerine”; il Lago San Michele, il Lago Nero e il Lago di Campagna, tutti ricchi di flora, fauna e sentieri praticabili da chiunque.

 

E poi bacini lacustri di minore estensione ma ugualmente pittoreschi, come Meugliano e Alice, riconosciuti Siti di Interesse Comunitario (SIC).

Altre zone collinari e pedemontane offrono ulteriori spunti per fruire di aree protette. Nel Canavese nord-occidentale la Riserva Naturale dei Monti Pelati e la Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte di Belmonte, più a sud, la Riserva Naturale della Vauda, caratterizzate da unicità introvabi- li altrove. Siti di alto valore storico, per gli insediamenti di cui si sono ritrovati reperti, ospitano paesaggi a tratti quasi “lunari” e desertici, rocciosi, a tratti simili alla baraggia ver- cellese, con alternanza di aree umide e aree di brughiera, dove persino la flora e la fauna hanno dovuto adattarsi per la sopravvivenza in ambienti ostili.

E visto che di acqua il Canavese è ricco (per questo è così ver- de!), perché non scoprire gli altri fiumi e torrenti che lo attra- versano? Oltre al Po, il corso più rilevante è la Dora Baltea, con le sue acque cerulee (grigio-azzurre), unico fiume italiano dal regime nivo-glaciale. I migliori punti di osservazione, sebbene poco naturalistici, sono i ponti che la attraversano in pieno centro abitato di Ivrea: anche se oggi può sembrare impossibile, il fiume costituiva un importante porto fluviale dell’impero romano.

E poi ci sono i torrenti: l’Orco, proveniente dall’omonima valle, che, con il suo nome, evoca tutta la potenza e l’irruenza di quando è in piena (ma per i canavesani è “l’Eva d’Or”, cioè l’acqua d’oro, per le pagliuzze di prezioso metallo che ancora oggi trascina a valle); il Soana, che del primo ne è affluente; il Chiusella, anch’esso simbolo di un’intera vallata, selvaggia e un po’ misteriosa, scavalcato, nella parte iniziale del suo corso, da splendidi ponti a schiena d’asino in pietra, movimentato da generosi salti che creano scenografiche cascate e poi, più in basso, splendide piscine naturali dalle acque cristalline; il Malone che attraversa la parte più meridionale del Canavese.

CANAVESE: UN PARCO GIOCHI NATURALE

Possiamo tradurlo in Aria aperta e benessere”: ci è voluta la pandemia per farci apprezzare quanto importante sia poter uscire per una passeggiata, un giro in bicicletta, un’escursione, seppur semplice, in facili sentieri tra i boschi o lungo le rive di un lago e quanto questo generi benessere, nel senso di stare bene, non solo nel fisico ma, soprattutto, nella mente. Fino a poco prima il concetto di outdoor era sempre declinato in chiave di attività sportiva, più o meno dilettantistica.

Ebbene, in Canavese, è facile stare bene”: ci stiamo bene noi, che ci viviamo e lavoriamo, figurarsi chi ha la possibilità di goderselo per una vacanza, un week-end, una gita fuori porta!

Tanti sono gli itinerari e le attività che possiamo suggerirvi, per questo ci viene naturale considerare il Canavese come un grande parco giochi naturale”: non servono infrastrutture, a quelle ci ha già pensato la natura!

Iniziamo dagli amanti delle attività a piedi: passeggiate, facili escursioni, trekking impegnativi che attraversano paesaggi sempre diversi. Senza temere di esagerare, sono cose che potete fare ovunque in Canavese, ma qui vi suggeriamo qualche itinerario organizzato e riconoscibile.

SENTIERI DEI VIGNETI 10 diversi itinerari in giornata tra i vigneti dell’Erbaluce e delle DOC del Canavese: da Carema a Settimo Vittone, da Piverone a Caluso, da Candia a Rivara, offrono la possibilità di bellissime passeggiate per tutte le gambe (da 2 ore a 2 giorni), dove scoprire tesori d’arte e fare soste nelle cantine. Sono percorsi adatti anche alle famiglie e alcuni sono percorribili in bici o MTB.

VIA FRANCIGENA Un itinerario per tutti in 2 tappe, 37 km. totali, 10 ore di percorrenza e un dislivello in salita di 900 m. (nulla vieta, però, di frazionarlo in più tappe). Il percorso si snoda da Carema a Piverone, tra vigneti terrazzati e laghi, passando per Ivrea. La Via Francigena, percorso religioso europeo, qui si snoda sulle tracce dell’arcivescovo di Canterbury, Sigerico, che la percorse nel 990 D.C

SENTIERO DELLE PIETRE BIANCHE Itinerario per tutti, comodamente percorribile anche in MTB o a cavallo, costituito di 3 anelli connessi tra loro per un totale di 50 km. Quasi totalmente in ambito collinare, tra boschi di castagni e vigneti, ha tratti in pianura in corrispondenza del Parco Naturale del Lago di Candia ed è interconnesso ad altri tracciati di valenza naturalistica e storica.

ALTA VIA DELL’ANFITEATRO MORENICO

Idealmente percorre l’impronta del ghiacciaio che ha plasmato questo territorio, da Andrate a Brosso; 108 km. e un dislivello totale in salita di 820 m. che consentono a tutti di incontrare laghi incastonati nel verde, dal Lago di Viverone ai 5 Laghi di Ivrea, al Lago di Candia, castelli come quello di Masino, vigneti e borghi.

ITINERARI NELLA VALLE DEL MALONE  

Rete escursionistica recentemente ripristinata che offre oltre 100 km. di sentieri da percorrere a piedi, in MTB o a cavallo, con tracciati che attraversano boschi di faggi e castagni costellati di antiche borgate in pietra, filari di vigne, terreni aspri e rocciosi, ma anche dolci pendii.

Finora vi abbiamo incuriositi con i tracciati a piedi, in mountain-bike o a cavallo, ma il “parco giochi” del Canavese offre anche tante altre attività, sia a livello amatoriale sia a livello agonistico.

Alcune attività sportive da poter fare in Valchiusella

Le acque tranquille del Lago di Candia consentono di praticare canoa e canottaggio. Sui corsi d’acqua si pratica torrentismo e soft rafting, nonché, sulla Dora Baltea a Ivrea, in pieno centro città, caso unico al mondo, è ormai attività quotidiana quella della canoa slalom, in uno Stadio della Canoa che ormai dal 2017 ospita gare di coppa del mondo o campionati internazionali.

Per i tanti che, invece, amano avere la testa tra le nuvole, consigliamo il volo libero in deltaplano o in parapendio, con punti di decollo da Santa Elisabetta, da Rocca Canavese, dal Monte Cavallaria, da Andrate oppure, con qualche brivido in più, il volo dell’arcobaleno”, la zip-line che a Frassinetto consente di fare 1800 mt. di volo libero in 70 secondi a 400 metri di altezza da terra su un panorama mozzafiato.

Pensate sia già abbastanza?

E che dire allora delle falesie di arrampicata di Monte- strutto, della Valle Orco e della Valchiusella? E dei campi da golf a 9 buche di Favria e Torre Canavese? 

Ma dopo tutta questa attività fisica, queste corse in bicicletta, queste camminate, queste arrampicate, sappiate che in Canavese potrete anche fare il wild-swimming”, cioè semplicemente fare il bagno “selvaggio” in pozze, laghi e torren- ti di montagna: momenti di puro relax in luoghi dal fascino accattivante come il Lago Sirio, la cascata di Fondo, le Guje di Garavot.

Immaginando tutto questo, non state già meglio? Pensate a farlo!

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